Palermo, cibo da strada e futuro della pesca

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Prendete una bella giornalista, uno chef di fama internazionale, un “neuroprofessore”, un alto dirigente regionale, un ex sommozzatore che per hobby scrive di mare, un esperto di enogastronomia, una città nobile e bellissima, due primi “piatti” che sposano la tradizione e l’innovazione, e il gioco è fatto. Bello e divertente.

Sabato sera (9 dicembre) nell’ambito del Palermo Street Fodd Fest nella tensostruttura allestita in piazza Marina a Palermo si è svolto il talk show su “Gli antichi mestieri del mare, un racconto tra tradizione e innovazione”. Si è parlato di uomini e pesci, di gastronomia e pratiche di pubblicizzazione del prodotto ittico, e a farlo sono stati il dirigente generale del settore Pesca della Regione Siciliana Dario Caltabellotta, il docente di neuromarketing Vincenzo Russo, il giornalista di enogastronomia Nino Aiello, lo scrittore-subacqueo Ninni Ravazza; le pietanze sopraffine sono state preparate e presentate dal patron dell’Osteria dei Vespri Alberto Rizzo, e i lavori sono stati coordinati dalla giornalista Giulia Monteleone.

 

Il dirigente Caltabellotta, tra le altre cose, ha fornito un’anticipazione che davvero potrà dare nuovi orizzonti al settore della pesca, soprattutto ai pescatori dell’ultima generazione: la possibilità di creare un piccolo indotto familiare per la trasformazione del pescato artigianale. Una novità che assieme all’ormai collaudata pescaturismo darà nuove possibilità di lavoro.

Il docente Vincenzo Russo ha spiegato perché alcuni prodotti ittici, pur eccellenti, a volte abbiano difficoltà di penetrazione nei mercati, e ha indicato nella psicologia del marketing la strada da percorrere per acquisire nuovi segmenti di compratori.

Nino Aiello ha “duettato” col patron Rizzo facendogli svelare alcuni segreti della sua cucina.

Ninni Ravazza ha parlato del rapporto tra uomini e mare e della sua evoluzione nel corso degli ultimi anni, a cui ha assistito (e partecipato) nella qualità di sommozzatore delle tonnare siciliane dal 1984 al 2003; grande rilevanza ha dato alla etica della pesca, oggi mortificata anche dalla connotazione “turistica” che si vorrebbe dare alla tonnara di Favignana pronta a riprendere l’attività (se le assegneranno la quota tonno “reale”).

La conduttrice Giulia Monteleone ha presentato l’ultimo libro di Ninni Ravazza “San Vito lo Capo e la sua Tonnara. I Diari del Secco, una lunga storia d’amore”.

La tensostruttura era piena di partecipanti al talk, e tutto attorno gli appassionati di cibo da strada si sono goduti il bellissimo Corso Vittorio che sfocia sul mare della Cala, il mare di Palermo.

 

 

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