Pane alla Corallara

Mare è avventura, fascino, rischio, bellezza, cultura, divertimento, dolore, allegria … Mare è fascinazione, amore, odio … Da noi Mare è maschio, altrove femmina: la mer per i francesi … Mare non ha genere, né età … Mare può essere serioso oppure giocoso … Mare ha suoni, colori, odori e sapori …
Corto Maltese fumava guardando al mare, e il Vecchio Marinaio contava i mostri emergenti dal mare dopo che aveva trafitto l’Albatro, uccello che faceva soffiare la brezza … Abdul Bashur sognava le navi che solcassero i suoi mari e Gargantua per colazione si saziava di bottarghe del tonno re del mare …
Mare, mare ovunque, negli occhi e nel cuore. Come fare per impossessarsene? forse cibandosene, mangiandolo come facevano i guerrieri selvaggi col cuore dei nemici per ereditarne la forza e il coraggio … Se la fantasia coniugata con il sentimento ci aiuta, possiamo farlo … Mangiare il mare, nel mare, col mare, sui pescherecci che sanno di nafta e di pesce, senza una tavola vera ma sul boccaporto lavato con un secchio d’acqua di mare, il coltello usato a mo’ di forchetta, la zuppa odorosa di patate e cipolle col pane raffermo inzuppato, la pasta al burro con i pesci fritti sopra … Ora se non hai i lavelli d’acciaio e l’acqua potabile ti sequestrano la barca e ti riempiono di multe … Quarant’anni fa mangiavamo tutti insieme sul mare del corallo, senza tovaglie né forchette, e nessuno se n’è andato per questo … a rapirlo piuttosto ci hanno pensato gli anni, la malattia, l’incidente … Come erano belli quei pranzi sul Mare, sapori e odori accompagnati dal più dolce dei condimenti, la giovinezza … Sul “Nuovo Salvatore” al Banco dei Pesci con Turiddu “maiolino” o sul “Ringo” al Banco Scherchi con Berto … Giovanni, Alessandro, Miraldo, Marco, Max, un po’ eroi e un po’ avventurieri … La cena di Babette avrebbe fatto brutta figura davanti alle ciotole di plastica straboccanti di spaghetti al sugo … Bastava socchiudere gli occhi e assaporare quel cibo da Dei … Anche un pezzo di pane vecchio di quattro giorni poteva trasformarsi in una leccornia da mille e una notte … Anne giovane e bella fille d’oltralpe ha vissuto il Mare e conosciuto i suoi attori, marinai, capitani, sommozzatori, corallari, e socchiudendo gli occhi ha dato corpo alla sua ricetta fatta di fantasia, sensibilità intelligenza e passione …
“TOZZO DI PANE ALLA CORALLARA”
Ingredienti per una ciurma di 6 persone
1 chilo di corallo
una bell’atmosfera densa
un tozzo di pane
una manciata di occhiate trasversali
una scorza di silenzio
1/4 di saliva
Preparazione
Pesare il corallo,
riservare il pane
poi tagliare l’atmosfera a fette larghe,
assaggiare il pane con silenzio e saliva
poi incorporare le occhiate
e nascostarlo in disparte
mangiare senza ostentazione masticando bene>>
Mare … grazie ad Alessandro Farassino per le bellissime fotografie sul motopeschereccio “Ringo” col quale pescava il corallo assieme a Max Couteau, Miraldo Utzeri e Marco Malaguti; grazie al capitano del Ringo Berto Crapanzano e al suo equipaggio; grazie ad Anne A. Brossard per la ricetta del pane alla corallara e soprattutto per la sua amicizia
