Tonnare in Turchia
Lungo le coste della Turchia operano tuttora impianti fissi di pesca per i pelagici, dove fino al 1986 venivano catturati anche i grossi tonni “pinna blu” sfuggiti alle tonnare siciliane, tunisine e libiche. Si tratta di strutture molto simili alle “tonnarelle a monta e leva” che venivano calate lungo le coste italiane, e di cui resta in attività quella di Camogli a cui abbiamo dedicato ampio spazio in questa stessa sezione. Il prof. Oray ha presentato una relazione sulle tonnare di Turchia, che riportiamo di seguito, in occasione del convegno su “Il mondo delle tonnare tra tradizione e produzione” che si è tenuto a Stintino nel mese di maggio 1999. Il testo in inglese è stato pubblicato dalla rivista “Civiltà del Mare” dell’I.CI.MAR. (Cosedimare)
Introduzione
Il tonno bluefin “pinna blu” (Thunnus thinnus, L. 1758), il bonito (Sarda sarda, Bloch. 1793), il bullet tuna (Auxis rochei, Risso 1810), il piccolo tonno atlantico “alletterato” (Euthynnus alletteratus, Rafinesque 1810), sono le specie più importanti di sgombridi catturati nelle acque della Turchia.
Fino al 1957 i tonni bluefin venivano catturati nelle dalians (tonnare, ndt), e inoltre con ami e lenze. Le maggiori tonnare erano calate nel Bosforo e nel Mar di Marmara. Dopo il 1957 le tonnare volanti iniziarono a pescare il tonno bluefin. Attualmente le tonnare volanti operano attivamente nei mari della Turchia, e la maggior parte dei tonni pinna blu viene catturata ormai proprio con questa tecnica.
Fino al 1980 la pesca del tonno bluefin non aveva una grossa importanza economica, ma dopo quell’anno le catture aumentarono e l’esportazione ha assunto un ruolo importante nell’economia del Paese.
Le tonnare
Tra aprile e agosto di ogni anno i tonni pinna blu migrano dal Mar Egeo al Mar Nero. Il ritorno dei tonni inizia in ottobre e prosegue fino a dicembre. Nel corso di queste migrazioni, alcuni tonni rimangono nel Mar di Marmara, dove formano gruppi stanziali.
Le tonnare vengono posizionate nel Mar di Marmara e nel Bosforo lungo le rotte delle migrazioni.
Nel Bosforo vengono calate le tonnare conosciute con i nomi di Beykoz, Filiburnu, Cankaya e Bulbul Sokak; lungo le coste del Mar di Marmara vengono calate le tonnare di Karamanoglu, Salistra, Anasya, Kulukcekmece e Buyukada.
Le tonnare possono avere dimensioni maggiori, e maggiore profondità, rispetto ad altri impianti fissi di pesca che hanno caratteristiche simili, ma che catturano altri tipi di pesce. La tonnara tradizionale può essere del tipo “Sira” o “Kurtagzi” (vedi schema a sinistra).
Essendo il più grande degli impianti fissi di pesca, la tonnara Sira è composta dal “leader” (la “costa” della tonnara italiana ndt), dal “side wall nets”, reti di ingresso (che corrisponde al “foratico” della tonnara siciliana), dalle “surrounding nets”, le “camere” (che precedono quella dove viene fatta la mattanza) e dalle “trap nets” chiamate anche “pound parts” dove i pesci vengono catturati (la “camera della morte”).
La tonnara Sira può essere di due tipi: la tonnara “completa” che viene usata dove la corrente marina è di lieve entità, e quella “mezza completa” calata dove la corrente è particolarmente violenta.
La tonnara Kurtagzi è composta dal “leader”, dal “side wall net”, due “surrounding nets” e due camere della morte, che si trovano alle estremità opposte della tonnara, per catturare tutti i tipi di pesce che effettuano le migrazioni stagionali.
La cattura di tonni bluefin nelle tonnare è finita nel 1986; attualmente sono attive le tonnare di Beykoz, Filiburnu, Anasya e Buyukada: questi impianti di pesca catturano altri pesci migratori.
Le specie catturate negli impianti di Beykoz e Filiburnu sono bonito (Sarda sarda), blue whiting (Pomatomus saltator), scad-horse mackerel (Scomber japonicus), grey mullet (Mugil spp.), ombrina (Umbrina cirrosa), needlefish (Belone belone) e aterina (Atherina sp.).
Il quantitativo di tonni bluefin, swordfishes e maccherelli catturati nelle tonnare è diminuito bruscamente.
Alla fine del 1950 le tonnare venivano approntate intorno al 20/25 maggio, e operavano fino ad agosto. La produzione di ciascuna tonnara era di circa 100/150 tonni, del peso da 100 a 450 chilogrammi per esemplare.
Le principali caratteristiche
TONNARA BEYKOZ
Viene calata nella omonima località, e vengono usati entrambi i tipi di impianto di pesca, la Sira e il Kurtagzi.
Il “lead” (la rete di costa) della Sira è lungo 192 metri (tale è dunque la distanza della tonnara dalla riva, ndt); a seconda della stagione e delle condizioni ambientali la lunghezza dei vari spezzoni di rete che compongono il “lead” può essere soggetto a modifiche strutturali, e varia da 16 a 32 metri. Nel suo complesso la tonnara comprende diverse sezioni: la “fence net”, recinto di rete, lunga 32 metri, l’ingresso “side wall nets” (42 metri), una camera di rete “surrounding net” (42 metri), la camera della morte che è lunga 21 metri; in tutto l’estensione da un capo all’altro dell’impianto è di 137 metri.
La tonnara Kurtagzi è posizionata a 80 metri dalla costa (tanto è lungo, dunque, il “lead”). Le dimensioni sono inferiori rispetto alla Sira, e anche la struttura è differente, presentando due camere della morte alle estremità opposte: il complesso è costituito da una “side wall net” centrale (lunga 21 metri), due “surrounding nets” (14 metri ciascuna) e due camere della morte (14 metri ciascuna), per una estensione totale di 77 metri.
Prima che inizi la stagione della pesca vengono preparate le reti e gli altri componenti della tonnara, e successivamente i 5 spezzoni in cui è diviso il “leader” (la rete di costa); reti e cavi sono realizzati a moduli, e quando vengono calati in mare sono cuciti l’uno all’altro. Dopo la tonnara Sira, vengono posizionati la rete di costa e l’impianto di pesca della tonnara Kurtagzi.
Quando inizia il passaggio dei pesci migratori, le tonnare sono posizionate a mare.
La tonnara Beykoz opera da maggio a settembre; per motivi finanziari alcuni anni le reti non vengono calate (è accaduto nel 1999).
TONNARA FILIBURNU
Viene calata in località Anadolu Feneri, ed è composta da due tonnare del tipo Kurtagzi. La rete di costa è lunga circa 53 metri; l’estensione totale è di 80 metri, e si compone di una “side wall net” (20 metri), due “surrounding nets” (15 metri ognuna) e due camere della morte (15 metri l’una).
L’attività di pesca inizia nel mese di aprile e finisce in settembre; a seconda delle correnti e del numero dei pesci che entra fra le reti, la “levata” della camera della morte (mattanza) avviene anche quattro volte al giorno.
(Per gentile concessione di ICIMAR. Traduzione di Ninni Ravazza)