A San Vito una strada intitolata a Giovanni e Giuseppe Plaja proprietari della tonnara del Secco … una proposta da valutare

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La pubblicazione dei Diari della Tonnara del Secco, messi generosamente a disposizione dalla famiglia Plaja, ha riportato alla memoria l’importanza economica e sociale che quella tonnara ha avuto per la comunità di San Vito lo Capo che dal 1872 al 1970, ultimo anno di attività, ha trovato nella pesca del tonno occasioni di lavoro, di crescita, di serenità finanziaria in un lungo periodo in cui anche i collegamenti col resto della provincia erano difficoltosi.

La lettura dei Diari (“San Vito lo Capo e la sta Tonnara. I Diari del Secco, una lunga storia d’amore”, Magenes, Milano, 2017) consente anche di assistere alla nascita della imprenditoria sanvitese, che prima anche del turismo trovò materia prima proprio nella pesca e nella commercializzazione dei tonni e degli altri pesci catturati in tonnara: apprendiamo così dell’ascesa sociale ed economica di “mastro Liddu Calvino” divenuto un potente imprenditore ittico, di Turiddu Valenti che acquistò automobili e camioncini per trasportare uomini e pesci, di Francesco Billeci già allora interessato al commercio, dei pescispada acquistati dalla trattoria Cusenza che negli anni ’60 si affacciava al turismo, e di quelli pescati al Secco e serviti nel ristorante del primo albergo del paese, oggi Hotel Capo San Vito … scorrendo la lista dei tonnaroti troviamo tanti cognomi sanvitesi, a conferma della rilevanza sociale che la tonnara del Secco ha avuto nel suo ultimo secolo di attività. Autori e artefici di questo ruolo furono i fratelli Giovanni e Giuseppe Plaja, che nel 1929 acquistarono dallo zio Foderà la tonnara e la condussero fino al 1970. I Diari ci restituiscono il rapporto di amore che c’era tra i fratelli Plaja e il territorio di San Vito lo Capo, al quale dedicarono tutte le energie finanziarie e sentimentali possibili. Nel 1970 la fine dell’attività fu causata dall’impoverimento ittico del Golfo di Castellammare, rovinato dagli scarichi industriali.

Sulla scorta di quanto appreso, ci piace lanciare una proposta all’Amministrazione Comunale di San Vito, a pochi giorni dalla gara per l’acquisto dell’antica e gloriosa tonnara oggi in amministrazione giudiziaria: perché non intitolare ai fratelli Giovanni e Giuseppe Plaja una strada cittadina, magari proprio quella che dal paese porta alla tonnara? Sarebbe il miglior modo per ricordare chi per oltre mezzo secolo ha dato lustro, serenità, fama, e perché no? anche ricchezza a San Vito lo Capo, quando ancora il turismo era un oggetto sconosciuto.

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