Il male degli Eroi. Postfazione al Diario di Nicolino il Pescatore

Print

di Vincenza Croce

A breve per l’editore Mazzotta uscirà il nuovo libro di Ninni Ravazza “Nicolino il pescatore. Storie dal mare di San Vito lo Capo”. Pubblichiamo uno stralcio della postfazione di Vincenza Croce …

IL MALE DEGLI EROI

Questa è la storia di un piccolo grande pescatore invalido che non si è mai arreso: potremmo fermarci qui perché sono le parole stesse dell’autore-protagonista a riassumere il messaggio racchiuso nelle pagine di questo diario. Un diario che prende forma scritta perché nasce da un’esigenza ben precisa, quella di trasmettere con orgoglio la sfida che Nicolino ha raccolto e vinto pienamente, senza arrendersi al destino dell’ “invalido”, come lui stesso si definisce, ma diventando sia l’eroe della serie di avventure che costellano la sua vita, sia il protagonista della propria storia quotidiana, non lasciandosi sopraffare da ciò che lo circonda e da chi lo vorrebbe “diverso”.

Da sempre l’eroe si porta dietro il suo male, non se ne può separare perché è al tempo stesso la sua maledizione e la sua ragion d’essere: senza sarebbe un uomo qualsiasi. Il male è ciò che lo rende personaggio, che lo costringe ad una vita drammatica, ossia rappresentabile, raccontabile e tramandabile; la sua storia come paradigma di una vita eccezionale, vissuta a pieno.

Anche Nicolino ci racconta una storia che supera nelle sue caratteristiche i confini della soggettività e si apre al mondo universale degli eroi, allargando l’orizzonte e mostrando una tradizione che si dipana dalla notte dei tempi ai nostri giorni. Il diario va oltre la semplice autobiografia, il contenuto richiama la tradizione fiabesca orientale, la mitologia greca e tutta una serie di motivi che a partire dal medioevo riemergono nei racconti di avventura cavallereschi, nei cunti e soprattutto nelle fiabe occidentali. Leggendone alcune parti, alla mente si affaccia il ricordo delle fiabe di Andersen:

L’ultimo gli sembrò molto curioso: rimaneva perfettamente diritto, magnifico come il resto della truppa… ma aveva una gamba sola! Malgrado questo difetto, o forse proprio per questo, aveva uno sguardo più fiero, più audace degli altri. (L’intrepido soldatino di piombo).

Il diario di Nicolò Lucido è un viaggio della rivalsa e della rivincita di chi sa quanto vale e per dimostrarlo agli altri deve amplificare le sue doti e superare lo stereotipo dell’ “invalido”, così come lo chiama lo zio.

Print

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*